
Un servizio pneumatici a Perugia e Terni rapido ed efficace
Un servizio pneumatici a Perugia e Terni rapido ed efficace
Safi è un punto di riferimento per i servizi pneumatici, grazie alla presenza di 60 anni sul territorio ed al personale esperto e competente di cui dispone. Gli automobilisti potranno affidarsi allo staff per il montaggio delle gomme e per il cambio delle stesse dalla stagione estiva all’invernale e viceversa con possibilità di stoccaggio in loco di quelle non installate.
Inoltre è possibile richiedere la riparazione dei pneumatici che torneranno ad essere come nuovi nel caso in cui abbiano subito una piccola foratura che non ne abbia compromesso la funzionalità. Tra gli altri interventi che vengono effettuati vi sono la geometria, l’equilibratura e l’inversione delle gomme – fondamentale per evitare un consumo non uniforme.
Presso le officine Safi si possono acquistare nuovi pneumatici dei migliori marchi in commercio quali, Goodyear, Michelin, Barum, BF Goodrich, Continental, Dunlop, Fulda, GT Radial, Pirelli, Sava, Saulin, Tigar, Yokohama, Nexen.
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Come Leggere le diciture sul fianco dei pneumatici
A – Larghezza del pneumatico misurata in millimetri da una parete laterale all’altra; B – Rapporto di aspetto indica (in percentuale) il rapporto tra l’altezza della sezione e la larghezza del pneuamtico. Un rapporto di aspetto 65, ad esempio, indica che l’altezza del pneumatico corrisponde al 65% della larghezza; C – Diametro Ruota indica il diametro (altezza) della ruota misurato in pollici; D – Indice di carico indica la massima capacità di carico del pneumatico in Kg. Ad esempio, un pneumatico con indice di carico 91 può trasportare peso di 615Kg; E – Codice di velocità indica la velocità massima per un pneumatico con pressione di gonfi aggio corretta e utilizzato sotto carico. Ad esempio, un pneumatico con codice di velocità V è omologato per una velocità massima di 240Km/h. Non si esclude la possibilità di montare pneumatici con indici di carico superiori e codici di velocità differenti rispetto a quelli indicati nella documentazione del produttore del veicolo (come nel caso dei pneumatici invernali). E’ opportuno, in tutti i casi, consultare il manuale del veicolo e verificare le normative locali vigenti. |
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La pressione delle gomme
La corretta pressione degli pneumatici è uno degli elementi che più influisce sulla prestazione della gomma: sia in termini di performance del pneumatico (comfort, durata) che di consumo di carburante. Una corretta pressione della gomma consente al pneumatico di mantenere la sua struttura originaria garantendo le migliori prestazioni. Nel caso di una scorretta pressione si possono generare queste problematiche:
Il Tyre Pressure Monitoring System – il cui acronimo è appunto TPMS – è il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici. L’obiettivo del TPMS è quello di segnalare all’automobilista, tramite un segnale direttamente sul display dell’auto, quando lo pneumatico perde pressione. |
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Pneumatici lisci: riconoscere l’usura delle gomme.
Utilizzare pneumatici in condizioni non più “fresce” rappresenta un potenziale pericolo: tanto per la propria incolumità, quanto per la sicurezza di tutti gli altri utenti della strada. L’importanza di montare pneumatici efficienti ha fatto moltiplicare i controlli da parte delle forze dell’ordine negli ultimi anni. Le sanzioni previste, in caso di pneumatici “lisci”, variano da € 85 a 337; la sanzione non è solo amministrativa ma comporta anche sanzioni accessorie (come decurtazione dei punti della patente fino al divieto di proseguimento della circolazione del veicolo stesso). In tal senso il codice della strada precisa che per efficienza si intenda: privi di lesioni, con disegno del battistrada ben visibile su tutta la sua larghezza e su tutta la circonferenza. La profondità degli intagli principali ovvero le scalanature più larghe situate nella zona centrale del battistrada, dovrà essere di almeno 1,60 mm per gli autoveicoli. E’ opportuno ricordare che più lo spessore si assottiglia minore sarà le tenuta sul bagnato (il limite di 1,6 mm diminuisce del 60% l’aderenza sul bagnato). In linea di massima (ferme restando le prescrizioni del Codice della Strada che richiedono 1,6 mm almeno di battistrada) un pneumatico si considera da sostituire quando lo spessore del battistrada sia inferiore a 3 mm (gomme estive) e 4 mm (gomme invernali). Per questo un costante controllo alle condizioni della gommatura della propria auto riveste una importanza essenziale. |
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Come Leggere le diciture sul fianco dei pneumatici
A – Larghezza del pneumatico misurata in millimetri da una parete laterale all’altra; B – Rapporto di aspetto indica (in percentuale) il rapporto tra l’altezza della sezione e la larghezza del pneuamtico. Un rapporto di aspetto 65, ad esempio, indica che l’altezza del pneumatico corrisponde al 65% della larghezza; C – Diametro Ruota indica il diametro (altezza) della ruota misurato in pollici; D – Indice di carico indica la massima capacità di carico del pneumatico in Kg. Ad esempio, un pneumatico con indice di carico 91 può trasportare peso di 615Kg; E – Codice di velocità indica la velocità massima per un pneumatico con pressione di gonfi aggio corretta e utilizzato sotto carico. Ad esempio, un pneumatico con codice di velocità V è omologato per una velocità massima di 240Km/h. Non si esclude la possibilità di montare pneumatici con indici di carico superiori e codici di velocità differenti rispetto a quelli indicati nella documentazione del produttore del veicolo (come nel caso dei pneumatici invernali). E’ opportuno, in tutti i casi, consultare il manuale del veicolo e verificare le normative locali vigenti. |
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La pressione delle gomme
La corretta pressione degli pneumatici è uno degli elementi che più influisce sulla prestazione della gomma: sia in termini di performance del pneumatico (comfort, durata) che di consumo di carburante. Una corretta pressione della gomma consente al pneumatico di mantenere la sua struttura originaria garantendo le migliori prestazioni. Nel caso di una scorretta pressione si possono generare queste problematiche:
Il Tyre Pressure Monitoring System – il cui acronimo è appunto TPMS – è il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici. L’obiettivo del TPMS è quello di segnalare all’automobilista, tramite un segnale direttamente sul display dell’auto, quando lo pneumatico perde pressione. |
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Pneumatici lisci: riconoscere l’usura delle gomme.
Utilizzare pneumatici in condizioni non più “fresce” rappresenta un potenziale pericolo: tanto per la propria incolumità, quanto per la sicurezza di tutti gli altri utenti della strada. L’importanza di montare pneumatici efficienti ha fatto moltiplicare i controlli da parte delle forze dell’ordine negli ultimi anni. Le sanzioni previste, in caso di pneumatici “lisci”, variano da € 85 a 337; la sanzione non è solo amministrativa ma comporta anche sanzioni accessorie (come decurtazione dei punti della patente fino al divieto di proseguimento della circolazione del veicolo stesso). In tal senso il codice della strada precisa che per efficienza si intenda: privi di lesioni, con disegno del battistrada ben visibile su tutta la sua larghezza e su tutta la circonferenza. La profondità degli intagli principali ovvero le scalanature più larghe situate nella zona centrale del battistrada, dovrà essere di almeno 1,60 mm per gli autoveicoli. E’ opportuno ricordare che più lo spessore si assottiglia minore sarà le tenuta sul bagnato (il limite di 1,6 mm diminuisce del 60% l’aderenza sul bagnato). In linea di massima (ferme restando le prescrizioni del Codice della Strada che richiedono 1,6 mm almeno di battistrada) un pneumatico si considera da sostituire quando lo spessore del battistrada sia inferiore a 3 mm (gomme estive) e 4 mm (gomme invernali). Per questo un costante controllo alle condizioni della gommatura della propria auto riveste una importanza essenziale. |
Come Leggere le diciture sul fianco dei pneumatici
A – Larghezza del pneumatico misurata in millimetri da una parete laterale all’altra;
B – Rapporto di aspetto indica (in percentuale) il rapporto tra l’altezza della sezione e la larghezza del pneuamtico. Un rapporto di aspetto 65, ad esempio, indica che l’altezza del pneumatico corrisponde al 65% della larghezza;
C – Diametro Ruota indica il diametro (altezza) della ruota misurato in pollici;
D – Indice di carico indica la massima capacità di carico del pneumatico in Kg. Ad esempio, un pneumatico con indice di carico 91 può trasportare peso di 615Kg;
E – Codice di velocità indica la velocità massima per un pneumatico con pressione di gonfi aggio corretta e utilizzato sotto carico. Ad esempio, un pneumatico con codice di velocità V è omologato per una velocità massima di 240Km/h.
Non si esclude la possibilità di montare pneumatici con indici di carico superiori e codici di velocità differenti rispetto a quelli indicati nella documentazione del produttore del veicolo (come nel caso dei pneumatici invernali). E’ opportuno, in tutti i casi, consultare il manuale del veicolo e verificare le normative locali vigenti.
La pressione delle gomme
La corretta pressione degli pneumatici è uno degli elementi che più influisce sulla prestazione della gomma: sia in termini di performance del pneumatico (comfort, durata) che di consumo di carburante. Una corretta pressione della gomma consente al pneumatico di mantenere la sua struttura originaria garantendo le migliori prestazioni. Nel caso di una scorretta pressione si possono generare queste problematiche:
- Pneumatici sgonfi
- Aumento del rischio di acquaplaning
- Aumento dello spazio di frenata
- Consumo irregolare della gomma
- Maggiori difficoltà in termini di manovra
- Maggior consumo del pneumatico
- Pneumatici troppo gonfi
- Ridotto comfort di guida (rumorosità)
- Ridotta aderenza
Il Tyre Pressure Monitoring System – il cui acronimo è appunto TPMS – è il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici. L’obiettivo del TPMS è quello di segnalare all’automobilista, tramite un segnale direttamente sul display dell’auto, quando lo pneumatico perde pressione.
Pneumatici lisci: riconoscere l’usura delle gomme.
Utilizzare pneumatici in condizioni non più “fresce” rappresenta un potenziale pericolo: tanto per la propria incolumità, quanto per la sicurezza di tutti gli altri utenti della strada. L’importanza di montare pneumatici efficienti ha fatto moltiplicare i controlli da parte delle forze dell’ordine negli ultimi anni. Le sanzioni previste, in caso di pneumatici “lisci”, variano da € 85 a 337; la sanzione non è solo amministrativa ma comporta anche sanzioni accessorie (come decurtazione dei punti della patente fino al divieto di proseguimento della circolazione del veicolo stesso). In tal senso il codice della strada precisa che per efficienza si intenda: privi di lesioni, con disegno del battistrada ben visibile su tutta la sua larghezza e su tutta la circonferenza. La profondità degli intagli principali ovvero le scalanature più larghe situate nella zona centrale del battistrada, dovrà essere di almeno 1,60 mm per gli autoveicoli. E’ opportuno ricordare che più lo spessore si assottiglia minore sarà le tenuta sul bagnato (il limite di 1,6 mm diminuisce del 60% l’aderenza sul bagnato). In linea di massima (ferme restando le prescrizioni del Codice della Strada che richiedono 1,6 mm almeno di battistrada) un pneumatico si considera da sostituire quando lo spessore del battistrada sia inferiore a 3 mm (gomme estive) e 4 mm (gomme invernali). Per questo un costante controllo alle condizioni della gommatura della propria auto riveste una importanza essenziale.
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Auto non catenabili
Non tutte le auto sono catenabili. Un auto è non catenabile laddove abbia una mancanza di spazio tra la ruota e la sospensione e, se ci fossero catene, ciò produrrebbe rischi per la meccanica dell’auto e per la sicurezza. Per capire se la propria auto è “catenabile” basterà leggere il libretto di manutenzione nella parte che è comunemente definita “cerchi e pneumatici”. Se la propria auto è non catenabile occorre, per non incorrere nelle sanzioni previste dal codice della strada (€ 41 nei centri abitati, € 84 fuori dai centri abitati, tra € 80 ed un massimo di 380 sulle autostrade) montare pneumatici invernali. . |
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Pneumatici per ogni stagione
La divisione stagionale è stata introdotta da una direttiva ministeriale del 2013 in reazione alla Legge 120 del 2010 che autorizza i gestori delle strade a imporre restrizioni in materia di circolazione stradale (si prescrive che i veicoli, in determinati periodi dell’anno, siano muniti, ovvero abbiano a bordo, mezzi anti sdrucciolevoli (tipo catene) o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio). L’obbligo delle gomme invernali và dal 15 Novembre al 15 Aprile (con un periodo di tolleranza fino al 15 Maggio). L’obbligo delle gomme estive resta in vigore dal 16 Aprile al 14 Ottobre. Durante questo ultimo lasso di tempo sarà proibito circolare con gomme del tipo M+S con codice di velocità più basso di quello indicato sulla carta di circolazione. Le sanzioni per mancato cambio gomme vanno dalla sanzione amministrativa al ritiro della carta di circolazione e persino il divieto di proseguire la circolazione. |
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Si possono usare le gomme invernali in estate?
Gli pneumatici estivi hanno una mescola differente resistente alle alte temperature, che garantisce una tenuta di strada ottimale anche con le temperature elevate. Al contrario, gli pneumatici invernali hanno una mescola morbida, ideale per aderire al terreno anche con temperature sotto zero. La gomma invernale, durante l’estate, con il clima caldo, rischia di diventare troppo morbida e di usurarsi velocemente, non riuscendo a garantire una buona tenuta della strada. Ovviamente bisogna fare attenzione alla normativa, imposta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha stabilito che dal 15 Aprile, di ogni anno, vanno montate le gomme estive (unica eccezione per chi monta pneumatici invernali con un codice di velocità uguale a quanto prescritto dalla Carta di Circolazione). |
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Auto non catenabili Non tutte le auto sono catenabili. Un auto è non catenabile laddove abbia una mancanza di spazio tra la ruota e la sospensione e, se ci fossero catene, ciò produrrebbe rischi per la meccanica dell’auto e per la sicurezza. Per capire se la propria auto è “catenabile” basterà leggere il libretto di manutenzione nella parte che è comunemente definita “cerchi e pneumatici”. Se la propria auto è non catenabile occorre, per non incorrere nelle sanzioni previste dal codice della strada (€ 41 nei centri abitati, € 84 fuori dai centri abitati, tra € 80 ed un massimo di 380 sulle autostrade) montare pneumatici invernali. . |
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Pneumatici per ogni stagione
La divisione stagionale è stata introdotta da una direttiva ministeriale del 2013 in reazione alla Legge 120 del 2010 che autorizza i gestori delle strade a imporre restrizioni in materia di circolazione stradale (si prescrive che i veicoli, in determinati periodi dell’anno, siano muniti, ovvero abbiano a bordo, mezzi anti sdrucciolevoli (tipo catene) o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio). L’obbligo delle gomme invernali và dal 15 Novembre al 15 Aprile (con un periodo di tolleranza fino al 15 Maggio). L’obbligo delle gomme estive resta in vigore dal 16 Aprile al 14 Ottobre. Durante questo ultimo lasso di tempo sarà proibito circolare con gomme del tipo M+S con codice di velocità più basso di quello indicato sulla carta di circolazione. Le sanzioni per mancato cambio gomme vanno dalla sanzione amministrativa al ritiro della carta di circolazione e persino il divieto di proseguire la circolazione. |
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Si possono usare le gomme invernali in estate?
Gli pneumatici estivi hanno una mescola differente resistente alle alte temperature, che garantisce una tenuta di strada ottimale anche con le temperature elevate. Al contrario, gli pneumatici invernali hanno una mescola morbida, ideale per aderire al terreno anche con temperature sotto zero. La gomma invernale, durante l’estate, con il clima caldo, rischia di diventare troppo morbida e di usurarsi velocemente, non riuscendo a garantire una buona tenuta della strada. Ovviamente bisogna fare attenzione alla normativa, imposta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha stabilito che dal 15 Aprile, di ogni anno, vanno montate le gomme estive (unica eccezione per chi monta pneumatici invernali con un codice di velocità uguale a quanto prescritto dalla Carta di Circolazione). |
Auto non catenabili
Non tutte le auto sono catenabili. Un auto è non catenabile laddove abbia una mancanza di spazio tra la ruota e la sospensione e, se ci fossero catene, ciò produrrebbe rischi per la meccanica dell’auto e per la sicurezza. Per capire se la propria auto è “catenabile” basterà leggere il libretto di manutenzione nella parte che è comunemente definita “cerchi e pneumatici”. Se la propria auto è non catenabile occorre, per non incorrere nelle sanzioni previste dal codice della strada (€ 41 nei centri abitati, € 84 fuori dai centri abitati, tra € 80 ed un massimo di 380 sulle autostrade) montare pneumatici invernali.
Pneumatici per ogni stagione
La divisione stagionale è stata introdotta da una direttiva ministeriale del 2013 in reazione alla Legge 120 del 2010 che autorizza i gestori delle strade a imporre restrizioni in materia di circolazione stradale (si prescrive che i veicoli, in determinati periodi dell’anno, siano muniti, ovvero abbiano a bordo, mezzi anti sdrucciolevoli (tipo catene) o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio). L’obbligo delle gomme invernali và dal 15 Novembre al 15 Aprile (con un periodo di tolleranza fino al 15 Maggio). L’obbligo delle gomme estive resta in vigore dal 16 Aprile al 14 Ottobre. Durante questo ultimo lasso di tempo sarà proibito circolare con gomme del tipo M+S con codice di velocità più basso di quello indicato sulla carta di circolazione. Le sanzioni per mancato cambio gomme vanno dalla sanzione amministrativa al ritiro della carta di circolazione e persino il divieto di proseguire la circolazione.
Si possono usare le gomme invernali in estate?
Gli pneumatici estivi hanno una mescola differente resistente alle alte temperature, che garantisce una tenuta di strada ottimale anche con le temperature elevate. Al contrario, gli pneumatici invernali hanno una mescola morbida, ideale per aderire al terreno anche con temperature sotto zero. La gomma invernale, durante l’estate, con il clima caldo, rischia di diventare troppo morbida e di usurarsi velocemente, non riuscendo a garantire una buona tenuta della strada. Ovviamente bisogna fare attenzione alla normativa, imposta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha stabilito che dal 15 Aprile, di ogni anno, vanno montate le gomme estive (unica eccezione per chi monta pneumatici invernali con un codice di velocità uguale a quanto prescritto dalla Carta di Circolazione).
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Pneumatici low-cost.
Capita spesso che un cliente che deve sostituire i pneumatici voglia spendere il meno possibile. La prima cosa da far capire, anche se può sembrare scontata, è che la ruota è l’unico elemento del veicolo a contatto con la strada; quindi è il primo componente che può garantire la sicurezza di chi è a bordo (e di chi si incrocia). E’ necessario, di conseguenza, scegliere un prodotto in grado di svolgere questo compito. Come in tutte le cose, anche il risparmio, se portato all’eccesso, causa più problemi di quanti ne risolva. Per poter proporre prodotti molto economici, certi produttori tagliano sulla qualità delle materie prima, della lavorazione e della tecnologia, ottenendo pneumatici non idonei a lunghe percorrenze e/o più soggetti a deformazione e ad una anomala usura che li portano inevitabilmente ad avere vita breve e prestazioni limitate in molte condizioni. Spesso la voglia di risparmiare fa considerare marchi sconosciuti e non si valutano le soluzioni con un buon rapporto qualità-prezzo; ovviamente, in questo caso, gioca un ruolo fondamentale la possibilità di poter chiedere consiglio al proprio meccanico/gommista di fiducia. |
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PFU cos’è?
La sigla PFU stà ad indicare gli Pneumatici fuori uso. E’un contributo applicato all’acquisto di pneumatici nuovi per raccogliere fondi necessari allo smaltimento, secondo normativa, degli pneumatici inutilizzabili. Un corretto smaltimento è importante perché i pneumatici contengono materiale non biodegradabile, oltre ad essere pericolosi in quanto sono facilmente infiammabili con possibile rilascio di sostanze tossiche. La normativa di riferimento è il decreto ministeriale numero 82 dell’11 aprile 2011. Il contributo và pagato a chi vi consegna gli pneumatici. Non vi sono tariffe unitarie, dipende dal pneumatico e principalmente dal suo peso. Il prezzo può oscillare dai 2,50 € a 3,00 € a pneumatico. Su tali valori deve essere applicata l’Iva. |
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Come è fatto un Pneumatico
Le materie prime per la produzione di un pneumatico sono la gomma naturale, la gomma sintetica il nero fumo e olio. La percentuale di gomme presente nella mescola del pneumatico è superiore al 80% del peso dello stesso, il resto sono materiali di rinforzo. Tutte le materie sono miscelate e riscaldate ad una temperatura di 120°. Il tipo di mescola varia nelle varie parti del pneumatico, e varia anche in funzione dell’impiego che il pneumatico avrà. La mescola di gomma usata per i pneumatici estivi è differente da quella dei pneumatici invernali. Ogni pneumatico viene ispezionato manualmente e attraverso delle macchine. Il controllo visivo verifica che esteticamente il pneumatico sia perfetto mentre il controllo con macchine controlla che tutte le misure siano nei parametri stabiliti. Quando il pneumatico è stato ispezionato sarà testato, etichettato e trasferito nei magazzini per le consegne. |
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Pneumatici low-cost.
Capita spesso che un cliente che deve sostituire i pneumatici voglia spendere il meno possibile. La prima cosa da far capire, anche se può sembrare scontata, è che la ruota è l’unico elemento del veicolo a contatto con la strada; quindi è il primo componente che può garantire la sicurezza di chi è a bordo (e di chi si incrocia). E’ necessario, di conseguenza, scegliere un prodotto in grado di svolgere questo compito. Come in tutte le cose, anche il risparmio, se portato all’eccesso, causa più problemi di quanti ne risolva. Per poter proporre prodotti molto economici, certi produttori tagliano sulla qualità delle materie prima, della lavorazione e della tecnologia, ottenendo pneumatici non idonei a lunghe percorrenze e/o più soggetti a deformazione e ad una anomala usura che li portano inevitabilmente ad avere vita breve e prestazioni limitate in molte condizioni. Spesso la voglia di risparmiare fa considerare marchi sconosciuti e non si valutano le soluzioni con un buon rapporto qualità-prezzo; ovviamente, in questo caso, gioca un ruolo fondamentale la possibilità di poter chiedere consiglio al proprio meccanico/gommista di fiducia. |
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PFU cos’è?
La sigla PFU stà ad indicare gli Pneumatici fuori uso. E’un contributo applicato all’acquisto di pneumatici nuovi per raccogliere fondi necessari allo smaltimento, secondo normativa, degli pneumatici inutilizzabili. Un corretto smaltimento è importante perché i pneumatici contengono materiale non biodegradabile, oltre ad essere pericolosi in quanto sono facilmente infiammabili con possibile rilascio di sostanze tossiche. La normativa di riferimento è il decreto ministeriale numero 82 dell’11 aprile 2011. Il contributo và pagato a chi vi consegna gli pneumatici. Non vi sono tariffe unitarie, dipende dal pneumatico e principalmente dal suo peso. Il prezzo può oscillare dai 2,50 € a 3,00 € a pneumatico. Su tali valori deve essere applicata l’Iva. |
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Come è fatto un Pneumatico
Le materie prime per la produzione di un pneumatico sono la gomma naturale, la gomma sintetica il nero fumo e olio. La percentuale di gomme presente nella mescola del pneumatico è superiore al 80% del peso dello stesso, il resto sono materiali di rinforzo. Tutte le materie sono miscelate e riscaldate ad una temperatura di 120°. Il tipo di mescola varia nelle varie parti del pneumatico, e varia anche in funzione dell’impiego che il pneumatico avrà. La mescola di gomma usata per i pneumatici estivi è differente da quella dei pneumatici invernali. Ogni pneumatico viene ispezionato manualmente e attraverso delle macchine. Il controllo visivo verifica che esteticamente il pneumatico sia perfetto mentre il controllo con macchine controlla che tutte le misure siano nei parametri stabiliti. Quando il pneumatico è stato ispezionato sarà testato, etichettato e trasferito nei magazzini per le consegne. |
Pneumatici low-cost.
Capita spesso che un cliente che deve sostituire i pneumatici voglia spendere il meno possibile. La prima cosa da far capire, anche se può sembrare scontata, è che la ruota è l’unico elemento del veicolo a contatto con la strada; quindi è il primo componente che può garantire la sicurezza di chi è a bordo (e di chi si incrocia). E’ necessario, di conseguenza, scegliere un prodotto in grado di svolgere questo compito. Come in tutte le cose, anche il risparmio, se portato all’eccesso, causa più problemi di quanti ne risolva. Per poter proporre prodotti molto economici, certi produttori tagliano sulla qualità delle materie prima, della lavorazione e della tecnologia, ottenendo pneumatici non idonei a lunghe percorrenze e/o più soggetti a deformazione e ad una anomala usura che li portano inevitabilmente ad avere vita breve e prestazioni limitate in molte condizioni. Spesso la voglia di risparmiare fa considerare marchi sconosciuti e non si valutano le soluzioni con un buon rapporto qualità-prezzo; ovviamente, in questo caso, gioca un ruolo fondamentale la possibilità di poter chiedere consiglio al proprio meccanico/gommista di fiducia.
PFU cos’è?
La sigla PFU stà ad indicare gli Pneumatici fuori uso. E’un contributo applicato all’acquisto di pneumatici nuovi per raccogliere fondi necessari allo smaltimento, secondo normativa, degli pneumatici inutilizzabili. Un corretto smaltimento è importante perché i pneumatici contengono materiale non biodegradabile, oltre ad essere pericolosi in quanto sono facilmente infiammabili con possibile rilascio di sostanze tossiche. La normativa di riferimento è il decreto ministeriale numero 82 dell’11 aprile 2011. Il contributo và pagato a chi vi consegna gli pneumatici. Non vi sono tariffe unitarie, dipende dal pneumatico e principalmente dal suo peso. Il prezzo può oscillare dai 2,50 € a 3,00 € a pneumatico. Su tali valori deve essere applicata l’Iva.
Come è fatto un Pneumatico
Le materie prime per la produzione di un pneumatico sono la gomma naturale, la gomma sintetica il nero fumo e olio. La percentuale di gomme presente nella mescola del pneumatico è superiore al 80% del peso dello stesso, il resto sono materiali di rinforzo. Tutte le materie sono miscelate e riscaldate ad una temperatura di 120°. Il tipo di mescola varia nelle varie parti del pneumatico, e varia anche in funzione dell’impiego che il pneumatico avrà. La mescola di gomma usata per i pneumatici estivi è differente da quella dei pneumatici invernali. Ogni pneumatico viene ispezionato manualmente e attraverso delle macchine. Il controllo visivo verifica che esteticamente il pneumatico sia perfetto mentre il controllo con macchine controlla che tutte le misure siano nei parametri stabiliti. Quando il pneumatico è stato ispezionato sarà testato, etichettato e trasferito nei magazzini per le consegne.
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Lunedì – Venerdì: 8:00-13:00 15.00 19:00
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(Magazzino ricambi e officina Ponte San Giovanni)